Lavoro e ambiente

-A +A
  • Sicurezza: 7 luglio 2016, pubblicata circolare sui criteri per il rinnovo delle autorizzazioni per i lavori sotto tensione

    Con circolare n.38 del 7 luglio 2016, il ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti operativi sui criteri per il rinnovo triennale delle autorizzazioni di cui all'art. 82, comma 2), lettera c), del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., relative all'esecuzione dei lavori sotto tensione effettuati su impianti elettrici alimentati a frequenza industriale a tensione superiore a 1000 V e alla formazione del personale.
    La circolare fa riferimento al decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e del ministro della Salute del 4 febbraio 2011, che definiva i criteri per il rilascio delle stesse autorizzazioni.

  • Seveso III: 6 luglio 2016, pubblicate le risposte del Minambiente ai quesiti sul rischio industriale e sull'applicazione del D.Lgs. 105/2015

    Il ministero dell'Ambiente ha pubblicato sul proprio sito web le risposte ai quesiti presentati circa l'applicazione del D.Lgs. 105/2015, che recepisce la direttiva 2012/18/UE "Seveso III", relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti (rischio industriale).
    Le risposte sono state elaborate e condivise nell'ambito delle prime riunioni del Coordinamento nazionale istituito dall'art. 11 del suddetto decreto.
    I quesiti riguardano: la validità dei decreti direttoriali ex D.lgs. 334/99 relativi alla perimetrazione delle aree soggette a effetto domino; le condotte per il trasporto di sostanze pericolose; l'applicazione della deroga all'invio della notifica prevista dall'art. 13, comma 3 del D.Lgs. 105/2015; la presentazione del Rapporto di sicurezza o del suo aggiornamento ai sensi dell'art. 15 del D.Lgs. 105/2015; l'applicazione della regola della sommatoria per l'Idrazina idrato; l'assoggettabilità alla disciplina di cui al D.Lgs. 105/2015 delle attività di esplorazione, estrazione e coltivazione di idrocarburi su terraferma; la classificazione degli oli lubrificanti e biodiesel ex D.Lgs. 105/2015.

  • Energia: 21 giugno 2016, presentata indagine sui sistemi di gestione certificati ISO 50001 in Italia

    La Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia (FIRE), ha presentato, nel corso di un convegno tenutosi il 21 giugno 2016 a Milano, gli esiti di un'indagine sui sistemi di gestione dell'energia secondo la norma ISO 50001.
    L'indagine, condotta in collaborazione con il Comitato elettrotecnico italiano (CEI) e il Comitato termotecnico italiano (CTI), dimostra l'efficacia della norma ISO 50001 nel garantire alle aziende benefici economico-finanziari e sostenibilità. Oltre a ottenere un quantificabile risparmio energetico, la norma aiuta infatti le aziende a sfruttare gli investimenti effettuati nei settori energetico e ambientale in attività collegate al core business.
    Per scaricare le slide del convegno clicca qui

  • Emissioni in atmosfera: 22 giugno 2016, Italia tra le più virtuose in Europa

    Dall'ultimo rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente emerge che l'Italia è uno dei Paesi più virtuosi in Europa per quanto riguarda l'applicazione della direttiva 2001/81/CE sui limiti di emissione in atmosfera, che chiede agli Stati membri aderenti di non superare determinati limiti di emissione di ossidi di azoto, biossido di zolfo, ammoniaca e composti organici volatili non metanici.
    Il rapporto si basa sui dati preliminari contenuti nei rendiconti annuali (gli ultimi relativi al 2014) che i Paesi devono inviare all'Agenzia, nonché sui dati definitivi relativi agli anni precedenti (in questo caso 2010-2013).

  • Efficienza energetica: 23 giugno 2016, presentato dall'ENEA il quinto Rapporto sull'efficienza energetica (RAEE)

    Italiani virtuosi dal punto di vista dell'efficienza energetica. È quanto emerge dal V Rapporto sull'efficienza energetica presentato dall'ENEA il 23 giugno 2016 presso il ministero dello Sviluppo economico.
    28 sono i miliardi investiti dagli italiani tra il 2007 e il 2015 per migliorare l'efficienza energetica delle proprie abitazioni e 3 quelli risparmiati sull'import di petrolio e gas, con una ricaduta positiva non solo sull'ambiente e sulla salute, ma anche sull'occupazione. La filiera coinvolta dalle scelte "verdi" degli italiani comprende 50mila posti di lavoro in media all'anno.
    Dal Rapporto esce la fotografia di un'Italia leader in Europa dal punto di vista del livello d'intensità energetica, che risulta del 18% inferiore della media UE (più bassa è l'intensità energetica, più alta è efficienza energetica del Paese) e che ha raggiunto il 32% dell'obiettivo di risparmio al 2020 fissato dal Piano nazionale di efficienza energetica 2014.
    I certificati bianchi e le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche, i cosiddetti ecobonus, utilizzati soprattutto per interventi di isolamento termico degli edifici, sostituzione di infissi e installazione di impianti di riscaldamento più efficienti si sono rivelati ottimi strumenti per la riduzione della domanda di energia (-3,4% nel 2014 rispetto al 2013), determinata per il 37,1% proprio dall'edilizia.
    Un altro contributo importante dato alla riduzione dei consumi energetici è stato dato dal D.Lgs. 102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE e ha introdotto la diagnosi energetica per le imprese: nel 2015 sono pervenute all'ENEA 10.823 diagnosi, di cui il 45% da imprese del comparto manifatturiero e il 15% da quelle del commercio.

  • Energia: 22 giugno 2016, pubblicata dal MISE la relazione sulla situazione nazionale del 2015

    È disponibile sul sito del ministero dello Sviluppo economico la relazione "Situazione energetica nazionale nel 2015", un rapporto che riporta l'andamento dei consumi finali di energia e che, per il 2015, regala la buona notizia del raggiungimento in anticipo dell'obiettivo comunitario per il 2020 della percentuale di approvvigionamento energetico proveniente da fonti rinnovabili (17% sui consumi finali lordi di energia).
    Nell'insieme, grazie a una migliore congiuntura economica, nel 2015 i consumi energetici sono aumentati del 4,1%, dopo il trend negativo degli ultimi quattro anni.
    Allegate 3 monografie alla relazione: "La povertà energetica delle famiglie", "I consumi finali dei prodotti energetici da parte delle famiglie: analisi in serie storica degli impieghi e delle spese" e "Confronti internazionali dei prezzi dell'energia: opportunità di un benchmark europeo".
    Passo successivo alla pubblicazione del documento, la predisposizione di un quadro informativo per il monitoraggio degli obiettivi inseriti nella Strategia energetica nazionale (SEN) approvata nel 2013.

  • Codice appalti: 14 giugno 2016, disponibili i materiali degli eventi formativi dell'Osservatorio regionale contratti pubblici della Lombardia

    Regione Lombardia rende disponibili sul proprio sito i materiali relativi all'evento formativo organizzato dall'Osservatorio regionale contratti pubblici sul nuovo Codice dei contratti pubblici e svoltosi il 14 giugno 2016 a Palazzo Lombardia: "La riforma dei contratti pubblici. Il nuovo Codice e la disciplina attuativa".
    Allo stesso link disponibili anche i materiali relativi ai seguenti incontri formativi:
    La gestione dei CIG nell'ambito della riforma sanitaria;
    Sistema AVCPass e materiali di approfondimento.

  • RAEE: 26 maggio 2016, al via il progetto RAEE Coupon

    Un coupon per un acquisto per ogni RAEE conferito. Questa la sintesi del progetto RAEE Coupon, a cui hanno dato vita cinque tra i maggiori consorzi italiani senza scopo di lucro in attuazione del D.M. n. 65/2010.
    Per ogni elettrodomestico elettrico o elettronico di piccole dimensioni giunto a fine vita che viene conferito in uno dei Centri di assistenza tecnica (CAT) presenti su tutto il territorio nazionale, i consumatori ricevono un coupon da spendere direttamente presso lo stesso centro (principio dell'uno contro uno).
    I CAT possono essere localizzati sul sito internet dedicato o sull'APP RAEE Coupon per dispositivi Android e IOS.
    Per saperne di più clicca qui

  • Impianti termici: 14 giugno 2016, gli elettricisti non possono installare le valvole termostatiche

    Gli elettricisti non possono installare le valvole termostatiche. È quanto spiegato dal ministero dello Sviluppo economico in risposta a un quesito della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola media impresa (CNA) sull'abilitazione richiesta per l'installazione dei sistemi di contabilizzazione di calore e appoggiando di fatto la posizione di quest'ultima.
    Secondo il Centro studi ANACI, essendo l'impianto di contabilizzazione del calore un impianto elettronico, l'installazione delle valvole termostatiche può essere effettuata dagli elettricisti, ossia da quelle imprese abilitate a svolgere le attività di cui alla lettera b), comma 2, art. 1 del D.M Sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37). La CNA ha però contestato questa posizione, che ha creato diversi contenziosi con le imprese abilitate a installare impianti di riscaldamento e climatizzazione di cui alla lettera c), comma 2, articolo 1 del sopra citato decreto, asserendo che anche "se il sistema di contabilizzazione di calore si riassume in un dispositivo certamente elettronico", esso va installato su un radiatore collegato a un impianto termico e spesso ciò richiede interventi sull'impianto di riscaldamento che possono essere eseguiti solo da chi è in possesso dei requisiti tecnico professionali richiamati alla lettera c), comma 2, art. 1 del D.M. 37/2008 sopra citato.

  • Ambiente: 3 giugno 2016, l'UE lancia l'Environmental Implementation Review per la piena attuazione della legislazione ambientale

    La Commissione europea lancia EIR - Environmental Implementation Review, uno strumento ideato per sostenere e promuovere la realizzazione degli obiettivi previsti dalle normative e dalle politiche ambientali UE, le quali, se pienamente applicate, farebbero risparmiare all'Europa circa 50 mld l'anno.
    La stima del risparmio è il risultato di uno studio condotto nel 2011 dalla direzione generale Ambiente della Commissione, che ha considerato i costi per ovviare sia alle conseguenze sull'ambiente sia a quelle sulla salute umana (per esempio costi per bonifiche, per spese sanitarie, eccetera).
    Considerando poi i benefici, nella strategia Europa 2020 si rileva che le nuove fonti di crescita economica dipendono strettamente dagli investimenti in conoscenza e innovazione e riguardano in particolare proprio le imprese UE operanti nel settore ambientale. Un ritardo nell'attuazione delle politiche ambientali potrebbe dunque causare perdite ingenti in termini di opportunità mancate.
    Con la EIR l'UE intende mappare lo stato di avanzamento delle politiche e delle leggi ambientali in 28 report specifici, uno per ogni membro dell'UE.
    I primi rapporti dovrebbero essere pubblicati a fine 2016 e quindi riproposti con cadenza biennale.

Pagine